CODICE ETICO
La Pubblica Assistenza Salento è nata a Torchiarolo il 10 marzo 2015 . E' una Associazione senza fini di lucro sorta allo scopo di coadiuvare l'Ente Pubblico nell'attività di pronto soccorso e di assistenza sanitaria in tutti i campi, dalle calamità naturali alle gare sportive. Dispone di uno statuto associativo ed è retta da un Consiglio Direttivo eletto dalla Assemblea dei soci.
Attualmente è presente,con Sezione Comunale,a Torchiarolo. Si sostiene delle quote associative, delle donazioni e delle convenzioni coni Comuni che prevedono un rimborso spese a fronte delle prestazioni effettuate (vedi trasporto sanitario) . L'Associazione si avvale dell'opera prevalente e determinante dei volontari che vengono preparati attraverso corsi di formazione.Al fine di definire con chiarezza i valori ai quali la Pubblica Assistenza Salento si ispira per raggiungere i propri obiettivi e affermare i principi etici che coinvolgono gli aderenti al corpo sociale (ai fini anche della prevenzione dei reati considerati dal D.Lgs. 231 del 2001), è stato predisposto il Codice Etico(“Codice”) la cui osservanza è di primaria importanza per l'affidabilità e la funzionalità associativa, perla soddisfazione dei soci e per l’impegno dei volontari, per la reputazione e l’immagine della Associazione.
Tutti fattori che costituiscono i fondamenti per lo sviluppo della Pubblica Assistenza brindisina. Le attività dell’Associazione devono essere quindi svolte nel rispetto di tutte le disposizioni di legge e dei principi di onestà,affidabilità,imparzialità,lealtà, trasparenza, correttezza e buona fede . Al raggiungimento dei suddetti fini i volontari, i dipendenti della Pubblica Assistenza Salento, ma anche i soci e tutti coloro che cooperano con l'Associazione sono tenuti al rispetto dello Statuto, dei Regolamenti e dei precetti stabiliti nel presente Codice. Ciascun volontario, socio e dipendente è tenuto a conoscere il Codice e a contribuire attivamente alla sua osservanza. A tal fine il Consiglio Direttivo della Pubblica Assistenza Salento, per quanto di sua competenza, si impegna a garantire la massima diffusione del Codice e da fornire adeguati strumenti di informazione in ordine ai contenuti dello stesso. Ogni comportamento contrario alla lettera e allo spirito del Codice sarà perseguito e sanzionato in quanto contrario ai principi dell’Associazione. Il Consiglio Direttivo della Pubblica Assistenza Salento vigilerà sull'osservanza delle norme contenute nel Codice, assicurando,tramite il Responsabile in Consiglio, la trasparenza delle operazioni e delle azioni correttive poste in essere in caso di violazione da parte del personale dipendente. Per i soci informandone il Collegio dei Probiviri.
2. Destinatari
Le norme del Codice si applicano ai volontarie ai dipendenti della Pubblica Assistenza Salento e a tutti coloro che cooperano al perseguimento dei fini associativi.Ciascun consigliere,volontario e dipendente dovrà svolgere con onestà, impegno e rigore le proprie funzioni e dovrà, altre sì, operare nel rispetto della legalità. I criteri di correttezza, collaborazione, lealtà e reciproco rispetto dovranno improntare i rapporti tra tutti i componenti che operano all’interno dell’Associazione,di qualsiasi livello, e fra questi ed i soci. Le operazioni, le negoziazioni e ni genere qualsiasi altra azione, posta in essere dal Direttivo,dai volontari, dai collaboratori e dai dipendenti dell’Associazione nello svolgimento delle loro attività,dovranno essere improntate alla correttezza gestionale, allatrasparenzaeallacompletezzadelleinformazioniedinconformitàalleprocedure interne per le quali è responsabile il Direttore dell’Associazione.
3. Impegni del Consiglio Direttivo
Ogni consigliere è innanzitutto un volontario, pertanto obbligato a seguire le norme del Codice Etico.Il Consiglio Direttivo tramite la delega assegnata a uno dei suoi componenti, assicura la massima diffusione del Codice presso i volontari, i dipendenti, i collaboratori Il Responsabile in Consiglio, collabora con il Collegio dei Probiviri e la Commissione Disciplina.Fornisce chiarimenti circa la corretta interpretazione del Codice e ne segue l’aggiornamento, con la collaborazione del Presidente, del Direttore e del Responsabile dei Volontari in caso di:
-obblighi dei dipendenti e dei collaboratori
-obblighi dei volontari
-obblighi dei soci
4. Obblighi dei dipendenti, collaboratori e dei volontari
Ogni dipendente,volontario e collaboratore frequentatore ha il dovere di conoscere le norme contenute nel Codice e ha l’obbligo di:
- astenersi dal tenere comportamenti contrari alle disposizioni del Codice;
- riferire al proprio superiore
- dipendente --> al direttore o al presidente ;
- volontario --> al responsabile volontari
- al Consiglio Direttivo,con il risultato dei primi immediati riscontri,tramite il Responsabile.
Ciascun dipendente,volontario o collaboratore dovrà,nei confronti di altri che entrano in rapporto con l’Associazione:
- informarli adeguatamente circa le disposizioni del presente Codice;
- esigereilrispettodelledisposizioniquicontenuteperlosvolgimentodelle attività,
- far conoscere le leggi inerenti il volontariato (L. 266/91), e gli obblighi derivanti dalle convenzioni sanitarie e sociali
5. Efficacia del Codice e conseguenze delle sue violazioni
Per il personale dipendente e gli operatori, le norme contenute nel Codice devono considerarsi parte essenziale delle obbligazioni contrattuali previste per i dipendenti ai sensi dell’articolo 2104 del codice civile. L’adozione da parte loro di un comportamento che disattenda le suddette norme costituisce,inoltre, violazione dell’obbligo dei lavoratori di eseguire con la diligenza i compiti loro affidati, assumendosene la personale responsabilità e attenendosi alle direttive dell’Associazione, così come previsto dal CCNL. Con riferimento alle sanzioni comminabili, si precisa che esse verranno applicate nel rispetto di quanto previsto dal sistema disciplinare aziendale e dalle procedure previste dal CCNL. Il Consiglio Direttivo si impegna a comminare, con coerenza, imparzialità ed uniformità,sanzioni proporzionate, a seconda della loro gravità, alle rispettive violazioni del Codice e conformi alle vigenti disposizioni in materia di regolamentazione dei rapporti di lavoro. Per i soci effettivi, si fa riferimento allo Statuto, ai regolamenti interni fino alla sospensione e alla revoca della qualifica di socio con la relativa cessazione della attività di volontariato e all’impedimento di frequenza dell’Associazione.
6. Principi etici
La competitività e la concorrenzialità dell’Associazione sono strettamente correlate all’efficienza degli uomini e dei mezzi che, tra loro integrati, risultino idonei a raggiungere con efficacia gli obiettivi statutari. Obiettivo primario dell’Associazione e di coloro che la dirigono è quello di proporre e realizzare progetti, azioni ed investimenti finalizzati a preservare ed accrescerne il valore sociale senza sacrificare la specificità di ogni singolo apporto. L’Associazione per il raggiungimento dei propri obiettivi si ispira ai seguenti principi:
- norme statutarie della Pubblica Assistenza Salento ;
- rispetto di tutte le disposizioni di legge e regolamentari vigenti;
- osservanza delle più rigorose regole comportamentali nei rapporti con la Pubblica Amministrazione nel pieno rispetto delle funzioni istituzionali;
- onestà, trasparenza ed affidabilità;
- eguaglianza ed imparzialità nel trattamento degli associati-utenti,dipendenti, collaboratori, consiglieri e volontari;
- lealtà, correttezza e buona fede;
- rispetto dei propri dipendenti, collaboratori, volontari, consiglieri, e delle persone in generale;
- tutela dell’ambiente e sicurezza, con riferimento anche a quella sul luogo di lavoro;
Ciascun dipendente, consulente, volontario, fornitore, partner e chiunque abbia rapporticonl’AssociazioneètenutoadosservarneiPrincipi.L’Associazionenoninizieràoproseguirà alcun rapporto con chi manifesti di non voler rispettare i principi e le regole associative. Nell’espletamento delle proprie mansioni lavorative il dipendente dovrà astenersi dallosvolgereattivitàchenonsianonell’interessedell’Associazione.Idipendentidevonoevitare tutte quelle attività che siano o che comunque appaiano in conflitto con il lavoro svolto nella quotidianità o che possano,comunque, interferire con il ruolo svolto in associazione.
A titolo esemplificativo, ma non esaustivo, costituiscono conflitto di interessi:
- la cointeressenza – palese od occulta – in attività di fornitori, clienti, concorrenti;
- la strumentalizzazione della propria posizione funzionale per la realizzazione di interessi contrastanti con quelli dell’associazione;
- l’utilizzazione di informazioni acquisite nello svolgimento di attività lavorative a vantaggio proprio o di terzi e comunque in contrasto con gli interessi dell’associazione;
- lo svolgimento di attività lavorative di qualunque genere (prestazioni d’opera e prestazioni intellettuali) presso clienti,fornitori, concorrenti e/o presso terzi in contrasto con gli interessi dell’associazione;
- la conclusione,il perfezionamento o l’avvio di trattative e/o contratti che abbiano come controparte familiari o soci del dipendente,ovvero persone giuridiche di cui egli sia titolare o a cui egli sia comunque interessato.
7. Rapporti con i dipendenti, collaboratori e i volontari
Ogni dipendente e collaboratore della Pubblica Assistenza”, in relazione alle proprie funzioni, avrà cura di:
- applicare“le buone prassi” di relazione nei rapporti con i colleghi,altri collaboratori e i volontari;
- verificare la buona reputazione dei frequentatori dell’associazione,volontari,soci, partner, collaboratori e il loro comportamento all’interno dell’associazione;
- riferire tempestivamente al proprio superiore
- seguire il volontario nelle attività, fornendogli tutte le opportune informazioni,curarne l’inserimento e la conoscenza delle regole ivi compresi:
- utilizzare correttamente i mezzi, avere cura delle risorse associative,rispettare i propri turni di lavoro.
8. Rapporti con i soci e i fornitori
In virtù dell’importanza delle relazioni e dei rapporti associativi, è fatto obbligo a tutti i componenti attivi dell’associazione di :
- attenersi alle disposizioni del Codice;
- osservare scrupolosamente le procedure interne emanate dal Direttore e approvate dal Consiglio Direttivo;
- fornire accurate,veritiere ed esaurienti informazioni circa i servizi offerti dall’Associazione, affinché il richiedente comprenda il ruolo e le attività del volontariato;
- fornire servizi di qualità e di umanità, quali giuste aspettative del socio -cliente;
- attenersi alle disposizioni di legge riguardo la tutela della privacy, della sicurezza e della salute;
- attenersi agli Ordini di servizio, alle delibere consiliari e assembleari;
- alle tariffe sociali per i servizi;
- fornire informazioni sulla detraibilità delle donazioni e delle erogazioni liberali a favore dell’Associazione;
- consegnare le ricevute di oblazione avendo cura di fornire la corretta indicazione di pagamento;
- tutelare i diritti degli associati,assisterli nelle loro richieste di informazione presso enti e istituzioni;
- fornire informazioni, su indicazione del Presidente, ai giornali e alle autorità locali e di polizia;
- garantire assistenza a tutti i soggetti deboli,emarginati e poveri,coinvolgendo il Presidente della Associazione.
- Nei rapporti di acquisto ovvero di approvvigionamento e, in genere, di fornitura di beni e servizi é fatto obbligo attenersi ai principi del presente Codice, nonché delleprocedureinterne,utilizzandolaformascrittaeverificando preventivamente il rapporto qualità prezzo, convenienza, capacità ed efficienza.
Nessuno dei componenti del Direttivo,né i dipendenti né i volontari potranno ricevere alcuna forma di corrispettivo da parte di chiunque per l’esecuzione di un atto in nome e per conto dell’Associazione o contrario ai doveri associativi:
- dare o ricevere, sotto alcuna forma, sia diretta che indiretta, regali, omaggi, ospitalità, salvo che il valore degli stessi sia tale da non compromettere l’immagine associativa;
- subire alcuna forma di condizionamento daparte di terzi estranei all’Associazione, e dal medesimo a ciò non autorizzati, per l’assunzione di decisioni e/o l’esecuzione di atti relativi alla propria attività lavorativa.
- ognuno che riceva omaggi, o altra forma di beneficio, non direttamente ascrivibili a normali relazioni di cortesia dovrà assumere ogni opportuna iniziativa al fine di rifiutare detto omaggio, o altra forma di beneficio, ed informarne il proprio superiore.
9. Rapporti con la Pubblica Amministrazione e/o relativi a rapporti di carattere pubblicistico
Le relazioni dell’Associazione con la Pubblica Amministrazione, le convenzioni,i protocolli d’intesa o in ogni caso relative a rapporti di carattere pubblicistico, devono ispirarsi alla più rigorosa osservanza dello Statuto, delle disposizioni di legge e regolamentari applicabili e non possono in alcun modo compromettere l’integrità e la reputazione dell’Associazione.L’assunzione di impegni e la gestione dei rapporti, di qualsiasi genere,con la Pubblica Amministrazione e/o quelli aventi carattere pubblicistico sono riservati esclusivamente alle funzioni del Direttivo a ciò preposte e autorizzate. Nei rapporti con la Pubblica Amministrazione l’Associazione non deve cercare di influenzare impropriamente le decisioni dell’istituzione interessata.
10. Rapporti con i partiti e le organizzazioni sindacali
La Pubblica Assistenza Salento è apartitica, non eroga contributi di alcun genere, direttamente o indirettamente, a partiti né a loro rappresentanti o candidati,sia in Italia che all’Estero. Non consente nella propria sede l’esposizione di manifesti elettorali, promozione di attività partitiche o di liste direttamente interessate al governo del territorio comunale, provinciale, regionale, nazionale e internazionale.Rispetta ogni pensiero politico e sindacale e ne valorizza la diversità, partecipa– se lo ritiene necessario, se richiesto e deliberato-ad eventi e manifestazioni per la tutela della salute,dell’ambiente,del lavoro,della sicurezza sociale,della pace e della legalità coni suoi simboli e la sua livrea.
11. Rapporti con gli organi di informazione
I rapporti tra l’Associazione e di mass media in genere spettano esclusivamente al Presidente, responsabile legale dell'Associazione.I rapporti devono essere intrattenuti, nel rispetto della politica associativa e, sarà cura del Presidente autorizzare il personale in servizio a fornire le informazioni. In questo caso le comunicazioni dovranno essere immediate,accurate,veritiere,complete, trasparenti e tra loro omogenee. La partecipazione dei volontari e dipendenti,in nome dell’Associazione o in sua rappresentanza, a comitati, associazioni temporanee di scopo, ad incontri deve essere regolarmente autorizzata dal Presidente. I dipendenti e i volontari che siano invitati, in nome dell’Associazione o in rappresentanza della stessa, a partecipare a convegni, congressi o seminari, o a redigere articoli, saggi o pubblicazioni in genere, sono tenuti ad ottenere la previa autorizzazione del diretto Responsabile circa i testi, le relazioni e qualsiasi altro documento a tal fine predisposto.
12. Iniziative associative
L’associazione,al fine di testimoniare il proprio impegno ad attivarsi per la soddisfazione degli interessi diffusi meritevoli di apprezzamento sotto il profilo etico, giuridico e sociale della comunità in cui opera, si impegna a svolgere iniziative con l’apporto del volontariato, dei dipendenti e dei collaboratori i quali sono tenuti a partecipare attivamente,sia per la definizione delle singole iniziative sia per il supporto organizzativo, amministrativo e di segreteria che tali iniziative comportano.